Il the è una tazza di vita (Anonimo) |
30 gennaio 2015
"Il sette che perseguita le donne va condannato."
I peccati capitali? Sono sette: gola, accidia, superbia, avarizia, ira, invidia, lussuria.
I dolori di Maria? Sono sette: profezia dell'Anziano Simeone sul Bambino Gesù, fuga in Egitto della Sacra Famiglia, perdita di Gesù nel Tempio, incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis, Maria ai piedi della croce del Gesù crocifisso, Maria accoglie tra le braccia Gesù morto, Maria vede seppellire Gesù.
La Guerra dei sette anni.
Le battaglie dei sette giorni.
Sudare le sette camicie.
Lingua bordella per sette favella.
Cosa hanno in comune? Tutte accezioni femminili con connotazione negativa: LA gola, L'accidia, L'avarizia, L'ira, L'invidia, LA lussuria, Maria, LA guerra, LA battaglia, LA camicia e LA lingua.
I saggi filosofi greci? Sono sette: Talete, Solone, Biante, Pittaco, Cleobulo, Chilone, Misone.
I Re di Roma? Sono sette: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo.
I sette nani: Brontolo, Cucciolo, Dotto, Eolo, Gongolo, Mammolo, Pisolo.
I sette Colli di Roma: Aventino, Campidoglio, Viminale, Palatino, Quirinale, Celio, Esquilino.
Dei della felicità per buddhismo e shintoismo? Sette: Ebisu, Daikoku, Benten, Fukurokuju, Bishamon, Jurojim, Hotei.
I colori dell'arcobaleno? Sette: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto.
Essere al settimo cielo.
Sette le vite del gatto.
Notato niente? Sottolineo l'accezione maschile dalla sfumatura positiva: tutti uomini i saggi greci, i Re di Roma, i nanerottoli, L'Aventino, ILCampidoglio, IL Viminale, IL Palatino, IL Quirinale, IL Celio, L'Esquilino, Ebisu e compagni, IL rosso, L'arancione, IL giallo, IL verde, IL blu, L'indaco, IL violetto, IL cielo e IL gatto.
E' palese l'utilizzo misogino del numero sette, sebbene questo aspetto cerchi invano di essere mistificato da un'apparente par condicio:
- sette anni di sfortuna (femminile) per la rottura di uno specchio (maschile);
- sette i cieli dell'antichità: IL Sole, LA Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno. Nel tempo le cose sono cambiate, molti cieli si sono trasformati in pianeti, altri in satelliti, altri ancora in stelle. E così, togliendo Sole e Luna e poi aggiungendo Terra, Plutone, Urano e Nettuno, si è arrivati all'attuale sistema solare. Almeno fino a quando, nel 2006, una commissione speciale di sette saggi (guarda un po' che coincidenza), ha fatto fuori Plutone. Ma a noi donne va bene perchè possiamo ancora contare sulla rappresentanza sia della Terra che di Venere.
Roba da far vacillare l'autostima femminile e farla scendere sotto la suola delle scarpe tra tutti gli sgambetti di accezioni e denotazioni varie.
Ah! Ma chissà quali novità ci saranno oggi dato che da ieri sono iniziate le consultazioni per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica! Chi verrà eletto rimarrà in carica per i prossimi sette anni. IL Presidente della Repubblica... la più alta carica dello Stato e (giusto per mettere il dito nella piaga) dalla chiarissima connotazione maschile. Chi ha sentito dire: "elezioni al Quirinale per LA Presidente della Repubblica"? Non affollatevi a dire "io", "io", "io", perchè voglio ascoltare le prove!
La visione androcentrica del linguaggio autodeterminerà per la dodicesima volta l'elezione di un uomo al Colle? Lo sapremo (sperando di finire col calvario di schede bianche e votazioni al limite del ridicolo) a partire da domani. Speriamo.
E' l'ora del the (maschio) che bevo in tazza (femmina), mica nel bicchiere (maschio). E non metto neanche LO zucchero che, altrimenti, dovrei girare col Il cucchiaino. Questione di coerenza.
Monia G.
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